Obiettivo

Obiettivo

Stimolare una riflessione sulla propria immagine online e sul controllo che abbiamo/possiamo avere di essa.

Stimolare una riflessione sulla propria immagine online e sul controllo che abbiamo/possiamo avere di essa.

Metodo

Metodo

Fare cercare ai ragazzi, con il proprio smartphone, il proprio “Google CV”, ovvero le informazioni su di noi immagazzinate in Google per il fatto di aver postato un contenuto online anche solo una volta e/o per il fatto che altri hanno postate contenuti su di noi.

Si tratta di digitare il proprio nome e cognome in Google. Si chieda ai ragazzi di analizzare i risultati della ricerca. Domande:

  1. Quale tratto/aspetto di me emerge dalla ricerca come prima cosa?
  2. Quali aspetti non emergono?
  3. Cosa mi sorprendere di questi risultati?
  4. Quanto mi rappresentano?
  5. Le informazioni che ci sono su di me in Google sono state messe in rete da me o da altri (amici, genitori, …)?

Fare cercare ai ragazzi, con il proprio smartphone, il proprio “Google CV”, ovvero le informazioni su di noi immagazzinate in Google per il fatto di aver postato un contenuto online anche solo una volta e/o per il fatto che altri hanno postate contenuti su di noi.

Si tratta di digitare il proprio nome e cognome in Google. Si chieda ai ragazzi di analizzare i risultati della ricerca. Domande:

  1. Quale tratto/aspetto di me emerge dalla ricerca come prima cosa?
  2. Quali aspetti non emergono?
  3. Cosa mi sorprendere di questi risultati?
  4. Quanto mi rappresentano?
  5. Le informazioni che ci sono su di me in Google sono state messe in rete da me o da altri (amici, genitori, …)?

Materiali e tempistiche

Materiali e tempistiche

Smartphone o digital device

Smartphone o digital device

Varianti

Varianti

Spunti per la ripresa

Spunti per la ripresa

Non abbiamo un controllo completo sulle informazioni su di noi che possono circolare online: di questo dobbiamo avere consapevolezza e, al tempo stesso, questa consapevolezza ci deve portare a curare con particolare attenzione cosa mettiamo in rete di noi stessi (ricordando peraltro che i nostri dati personali sono il “petrolio” della nostra società iperconnessa: non concediamoli con superficialità ma maneggiamoli con consapevolezza!).

Così come possiamo sorprenderci (o essere infastiditi) dall’uso che altri possono aver fatto più o meno maldestramente delle informazioni su di noi (magari in buona fede) dobbiamo essere consapevoli dell’uso che noi facciamo delle informazioni/contenuti che ci riguardano e che riguardano altri, allo scopo di presentare un’immagine autentica di noi e nel rispetto dalla privacy propria e altrui.

Non abbiamo un controllo completo sulle informazioni su di noi che possono circolare online: di questo dobbiamo avere consapevolezza e, al tempo stesso, questa consapevolezza ci deve portare a curare con particolare attenzione cosa mettiamo in rete di noi stessi (ricordando peraltro che i nostri dati personali sono il “petrolio” della nostra società iperconnessa: non concediamoli con superficialità ma maneggiamoli con consapevolezza!).

Così come possiamo sorprenderci (o essere infastiditi) dall’uso che altri possono aver fatto più o meno maldestramente delle informazioni su di noi (magari in buona fede) dobbiamo essere consapevoli dell’uso che noi facciamo delle informazioni/contenuti che ci riguardano e che riguardano altri, allo scopo di presentare un’immagine autentica di noi e nel rispetto dalla privacy propria e altrui.

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